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boblol-96
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1) non abbiamo soldi per soddisfare le richisete di mou
2) se non arriviamo in champions lui non verrà (ormai è tardi)
3) abbiamo una rosa indecente, potrebbe mai venire ad allenare mudingayi, rocchi e gargano?
4) perchè rovinare il ricordo di un inter perfetta, comq quella del 2010?
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E secondo te se arriverebbe mou avremmo tutte ste zavorre in squadra?
Se arriverebbe cambierebbe tutto e non lo ricorderemo solo per quello che ha fatto per noi.. in 2 anni abbiamo vinto 5 trofei, in 3 anni da quando non ce non abbiamo niente di buono.u. -
boblol-96 .
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E secondo te se arriverebbe mou avremmo tutte ste zavorre in squadra?
Se arriverebbe cambierebbe tutto e non lo ricorderemo solo per quello che ha fatto per noi.. in 2 anni abbiamo vinto 5 trofei, in 3 anni da quando non ce non abbiamo niente di buono.u
forse non resterebbero quelle pippe ma restano ancora gli altri 2 punti del post precedente... senza soldi mou non viene, lui allena solo squadre d campioni e in champions, ( non di certo in europa league contro cluj e baju)... fin quando non risaliremo pian piano la vetta della serie a e avremo più soldi, fin quando non saremo competitivi ad alti livelli lui non verrà.... -
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La favola di Abel Rodriguez, un tifoso del Real trasformato in magazziniere da Mourinho
Una storia incredibile quella raccontata dal Sun. Protagonista Abel Rodriguez, 41enne uomo delle pulizie messicano, che durante la tournée estiva del Real Madrid in California, ha lavorato gratis e senza sosta nel ritiro della squadra di cui è tifoso sin da bambino.
Partita la squadra, il signor Rodriguez ha risparmiato ogni centesimo per coronare il sogno di andare in Spagna a vedere il clasico contro il Barcellona, salvo scoprire poi che non c’erano più biglietti per la partita.
Ma mentre se ne stava al gelo fuori dal quartier generale madrilista di Valdebebas, dove era andato in cerca di qualcuno che potesse aiutarlo, è stato riconosciuto da Mourinho. “Ehi, amigo! Che ci fai qui?”, gli ha chiesto stupito lo Special One dopo aver intimato all’autista di fermare l’auto. Una volta appreso che Abel non solo era senza biglietto ma non aveva neppure un posto dove stare, il tecnico portoghese ha fatto in modo che l’uomo restasse nell’hotel della squadra e che avesse il trattamento Vip per il derby e dopo la partita (vinta 2-1) gli ha proposto un lavoro come magazziniere in occasione della trasferta in Inghilterra, dove il Real doveva sfidare il Manchester United per gli ottavi di Champions.
Dopo la vittoria all’Old Trafford, l’uomo è tornato dalla famiglia in California, ma la settimana che ha vissuto è impossibile da dimenticare. “Il Mister – io lo chiamo così mentre lui mi aveva soprannominato Zamorano – ha trasformato una mia fantasia in realtà e non so davvero come ringraziarlo. Durante la mia permanenza a Madrid abbiamo parlato di un sacco di cose, mi ha confidato quanto ami l’Inter e che gli piacerebbe tornare lì un giorno“.
fonte. -
boblol-96+1 .
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Mourinho Santo Subito!!! 
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Attenzione che per diventare santo deve passare a miglior vita 
c'è da dire che lui vive in una dimensione parallela vista la sua manifesta superiorità interiore.
No ok non ce la faccio nemmeno a ironizzare sulle manie di grandezza di questo personaggio
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+1 .
io non so quanti altri tesserati di un club avrebbero fatto la stessa cosa...tanti calciatori all'uscita dagli allenamenti neanche si fermano a fare una foto! . -
Discendente .
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è al pari del Papa!!! . -
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Nessuno come Mou!!!! . -
RKOnerazzurro+1 .
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Mourinho show: "Balotelli-Zanetti? Se mettete Mario e Javier nella stessa domanda, non riesco a rispondere"
José Mourinho è letteralmente scatenato in conferenza stampa. E dopo aver risposto su Javier Zanetti, riceve una domanda in cui si chiede del capitano nerazzurro e di Mario Balotelli. Ma Mourinho tira fuori il colpo di teatro: "Se metti Balotelli e Zanetti nella stessa domanda, inizi male. Non riesco a risponderti".
www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=113390. -
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Ahahahahah 
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boblol-96 .
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sempre nei nostri cuori MOU!!!! è un grande.... . -
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Grande
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Discendente .
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Il Real Madrid esce di scena dalla Champions League ed ecco che il rumore dei nemici torna a farsi sentire, stavolta più forte che mai. Tutti, dalla Spagna all’Italia (i due paesi dove Josè vanta più nemici) non aspettavano altro per porre il solito quesito: ma Mou è davvero il miglior tecnico del mondo? E’ stato eliminato tre volte su tre in semifinale nonostante una squadra di alto livello ed in questi tre anni è stato capace di vincere solo uno scudetto e qualche coppetta minore, troppo poco per chi era arrivato a Madrid con l’intento di piazzare la decima coppa con le orecchie nella bacheca dei Blancos. Parole giuste in parte, dettate da un risentimento verso colui che in Italia guidava il club meno mediatico e che in Spagna si è fatto parecchi nemici prima a Barcellona a causa delle feroci polemiche ed i sospetti di “aiutini” in favore dei blaugrana e poi a Madrid a causa di uno stile di gioco poco spettacolare per i palati fini del pubblico Madrileno. In questi giorni sono stati tutti tremendamente bravi ad esaltare gli aspetti negativi di questi anni iberici, non citando nemmeno di striscio ciò che di buono è stato fatto. Eppure prima che arrivasse lui il club di Florentino Perez veniva distanziato nettamente dal Barcellona, addirittura con sconfitte plateali come un 6-2 in casa che ancora fa rumore. Due anni di zeru tituli navigando ad anni luce di distacco in campionato dalla rivale, nonostante spese folli ed investimenti mirati.
Poi nel 2010 arriva Mou e le cose iniziano ad andare diversamente, lo stile di gioco non è il top ma la squadra sembra unita e determinata per vincere qualcosa e colmare il gap rispetto alla truppa di Messi e Guardiola. A Madrid a fine stagione si rivede la coppa di Spagna dopo 18 anni di assenza ed in Champions League solo un arbitraggio scellerato ferma Cristiano Ronaldo e co. Tempo di un anno ed anche la Super Coppa finisce nelle bacheche Madrilene, compreso lo scudetto che sancisce finalmente la superiorità di Mou rispetto a Guardiola, mai cosi netta fin qui. In Europa solo i calci di rigore impediscono l’accesso alla finale, una lotteria che può andare a favore di chiunque ed in questo caso le colpe del tecnico sono nulle. Anche quest’anno in semifinale si spegne il sogno del grande Mago di alzare il trofeo più ambizioso, ancora una volta a causa di un episodio, un fallo di mano da ultimo uomo di Hummels che avrebbe spalancato le porte della finale al Real. Tutto questo non è stato minimamente raccontato dai media nostrani, troppo impegnati a screditare colui che per primo denunciò i modi di fare poco ortodossi dei media nei confronti dell’Inter, l’unico vero uomo a vincere contro tutto e tutti, incutendo timore a chiunque, rivali e non.
La verità è che Josè Mourinho è il più grande allenatore del mondo, lo dicono i numeri e la sua storia, lo dicono i triplete fatti con il Porto e con l’Inter, lo dice quello scudetto vinto a Londra con il Chelsea dopo 50 anni di attesa ed anche quei trofei vinti in Spagna. La filosofia Madrilena inoltre è totalmente opposta a quella di Mourinho, li si predica un gioco spettacolare ed offensivo, dove la difesa non conta minimamente e tutto è nelle mani dei fantasisti. Neanche la disciplina esiste, i campioni sono intoccabili ed immuni da punizioni, sia che manchino di rispetto al mister sia che non si allenano bene, ed un’eventuale sanzione come capitata a Casillas non è accettata nè dai tifosi nè dalla dirigenza. Con questo clima e con questi modi di fare non si poteva fare di più, non se davanti hai il Barcellona. Pazienza se il destino ha voluto negargli la gioia Europea ancora un volta, si riscatterà in Inghilterra l’anno venturo, in un club che lo ama ed in una Nazione mediaticamente più corretta e più pulita, dove i giochetti di giornali e tv sono decisamente ridotti. Impara Italia.
http://tifosisinasce.wordpress.com/2013/05...i-a-schernirlo/. -
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Dai Moratti caccia i soldi che non riusciamo neanche arrivare in europa senza Mourinho.. .
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