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.La relazione trimestrale verrà pubblicata il 30 maggio sul sito ufficiale. Vi aggiornerò appena la leggo. 
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TivruskyIV FPF, l’Inter vuole chiudere bilancio a zero. Spalletti aumenta le plusvalenze da fare: le cifre
Ventisette mln, comprese le tasse è quanto l’Inter dovrà pagare a Spalletti per l’esonero. Se l’allenatore troverà lavoro nella prossima stagioneo nella successiva, il club riuscirà a risparmiare. Ma il suo addio, spiega il Corriere dello Sport, “ha portato a un aumento delle plusvalenze da fare entro il 30 giugno per raggiungere la parità di bilancio: adesso ne serviranno tra i 40 e i 45 milioni. L’Inter è fuori dal settlement agreement con l’Uefa e può respirare, ma dovrà comunque chiudere i prossimi 3 bilanci con un passivo totale massimo (al netto delle spese virtuose) di 30 milioni. E per non trovarsi con l’acqua alla gola negli esercizi 2019-20 e 2020-21, 45 milioni di “capital gain” nel prossimo mese servono. Il tutto nonostante un bilancio 2018-19 che avrà un fatturato di circa 350 milioni (400 comprese le plusvalenze)“, scrive il giornale sportivo.. -
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Ne parlavamo l'altro giorno. l'Inter potrebbe mettere a bilancio il costo dell'intero contratto di Spalletti, per poi risparmiare l'anno prossimo.
Il costo totale è 28 milioni più i 15 che ci servivano comunque. Quindi 40-45...
Non è detto comunque che non si trovi un accordo con una buonuscita, di solito un anno di contratto (14 milioni invece di 28). In quel caso mancherebbero una 30ina di milioni.
Stiamo attenti a Dzeko, Barella e Chiesa perché possiamo inserire contropartite.
8-10 milioni di plusvalenze dovremmo averle già fatte in luglio e gennaio.. -
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Speriamo che se decidono per questa strada abbiano già accordi tali da coprire queste plusvalenze a giugno. Vorrei evitare di arrivare anche quest'anno a fine mese cercando di piazzare qualche ragazzino . -
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La vera differenza è che prima lo facevamo per salvarci il culo dal Fair play finanziario. Oggi lo facciamo per avere un budget maggiore l'anno prossimo.
È diverso essere costretti a fare qualcosa da farla perché è la strategia migliore.. -
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Non vorrei dire una stupidaggine ma penso che la decisione di mettere a bilancio l'intero costo di Spalletti possa essere presa anche alla fine del mese. A quel punto deciderebbero di farlo solo avendo le garanzie giuste, no? . -
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Ceferin di recente ha rilasciato un'intervista.
L'impressione è che il FFP è arrivato al capolinea, almeno per come lo conosciamo oggi.
L'obiettivo era quello di limitare i debiti (riuscito) e di diminuire il divario fra le squadre (fallito miseramente).
A questo punto si cambierà. L'idea è quella di mettere un tassa, in stile MLS, per cui chi sfora i parametri (ad oggi il -30 triennale) deve pagare un importo pari al disavanzo alla UEFA, che ridistribuirà questi soldi agli altri club.
Così arricchisci (poco) chi rispetta i parametri ma permetti a chi vuole investire di farlo.
Faccio l'esempio del Milan, che comunque dovrà sottostare ai vecchi parametri, se ci fosse stata questa tassa.
Nel triennio sono andati sotto di 230 milioni invece che di 30? Allora dovranno pagare 200 milioni alla UEFA che li distribuirà alle squadre "virtuose" che giocano competizioni UEFA.
In cambio il Milan non sarebbe andato incontro ad alcuna sanzione o limitazione.
Mi sembra di difficile attuazione ma penso seguiranno aggiornamenti.... -
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La break even (non le pene che hanno dato a chi non l’ha rispettata) era una regola secondo me giustissima. E non lo dico solo perché ora siamo fuori.
Il punto è che di per se è incompleta, si dovrebbero aggiungere:
- un tetto al monte ingaggi.
- un massimo salariale stabilito per un singolo giocatore, raggiungibile in base a criteri di anzianità, presenze nelle coppe europee, presenze nelle nazionali.
- un tetto massimo al disavanzo tra spese per i cartellini dei nuovi giocatori e ricavi dalle cessioni. (Tipo 80-90 milioni)
Cosí anche le squadre più ricche potrebbero investire il giusto se mantengono gestioni virtuose, ma non tanto da alterare il senso della competizione.
Per alcune esigenze sei costretto a ingegnarti perché hai un budget limitato, quindi vai a pescare giocatori giovani che cosí crescono e sostengono il movimento e stimoli anche l’innovazione tattica per coprire le pecche che ormai non puoi più coprire solo con i soldi.. -
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Plusvalenze ok, e l'anno prossimo servirà uno sforzo minore
CITAZIONECome l’anno scorso, l’Inter soddisfa i requisiti del FFP Uefa a fine giugno grazie alle operazioni in uscita che coinvolgono i giovani del vivaio. Pinamonti, Vanheusden, Adorante e compagnia garantiranno circa 40 milioni di plusvalenze. “Quelli che mancano arriveranno dal difensore Rizzo (2,5) al Genoa, forse dal centrocampista Gavioli (altrettanto, sempre in rossoblù), infine da Burgio (Atalanta) e Merola (Bologna). Questi 4 sono tutti Primavera, in una riedizione di quanto avvenuto 12 mesi fa - conferma la Gazzetta dello Sport -. Allora si era ancora in regime di settlement agreement, ma esserne usciti, lo scorso maggio, non cancella la necessità della corsa alle plusvalenze. I criteri del Fair Play finanziario, quelli che si applicano a tutti club (non solo agli osservati speciali), prevedono che, tenendo conto degli ultimi tre bilanci, le spese non possano superare i ricavi di più di 30 milioni. Insomma, i conti degli ultimi 3 anni possono tollerare un -30 di passivo. Motivo per cui risentiremo parlare di plusvalenze anche il prossimo giugno. Però la quota potrebbe essere più bassa, visto che il fatturato del club è in crescita (dai 281 milioni del 2018 ai 360 circa con cui si chiuderà il 2019) e considerato che per i conti Uefa andrà in ‘archivio’ la stagione 2015-16, la prima di Suning che fece segnare un passivo di 140 milioni sul mercato (poche cessioni e 70 milioni spesi per Joao Mario e Gabigol). Il rigore negli investimenti resta, ma la situazione da cui partiranno i conti nel 2020 potrebbe essere più positiva”.. -
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Non è vero! Non abbiamo soddisfatto assolutamente nulla! 
La scelta di fare le plusvalenze va in direzione del -30 nel triennio e, tenendo il bilancio a 0 quest'anno, potremo fare un disavanzo maggiore nei prossimi due anni.. -
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Svolta epocale, Uefa verso cancellazione Fair Play Finanziario. La nuova regola sarà…
Dal congelamento alla cancellazione, dopo 10 anni il Fair Play Finanziario come lo conosciamo oggi potrebbe andare in soffitta.
Domani l’Uefa discuterà in videoconferenza al Parlamento europeo un nuovo sistema di regole per il calcio continentale, come riporta la Gazzetta dello Sport, che parte dall'idea di passare dallo ''spendere quanto si incassa'' a ''spendere il necessario senza sprechi''.
Il nuovo modello, frutto anche della crisi economica dovuta al Covid, mette nel mirino sprechi ed eccessi, tra cui gli stipendi dei giocatori e le commissioni degli agenti. Tra le ipotesi al vaglio c'è quella dell'introduzione di un salary cap per garantire la conformità ai regolamenti europei in cui si compra un giocatore e si versa una percentuale da distribuire al sistema.
Inoltre, le sanzioni sportive potrebbero essere ridotte in favore di maggiori sanzioni economiche. Difficile prevedere un muro contro muro dell'Uefa coi club, si aprirà una fase di dialogo. Alcuni paesi si sono già mossi. Germania e Spagna, ad esempio, hanno già introdotto regole più severe.
La road map dell'Uefa prevede, dopo un confronto aperto, di arrivare entro fine anno ad una sintesi per partire con le nuove regole dal 2022 con un periodo di adattamento graduale di qualche anno prima dell'entrata a regime.. -
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Barcellona e Real Madrid con le pezze al culo = FPF stravolto. . -
.Barcellona e Real Madrid con le pezze al culo = FPF stravolto.
Se metteranno un tetto massimo ai salari e roba del genere sarà un bene per tutti, vediamola con ottimismo visto che sto FPF in 10 anni a noi ci ha disintegrato a dir poco
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