Wesley Sneijder

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Freccia90
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Adesso che abbiamo preso questo benedetto trequartista, parliamo di questo giocatore. Vi piace o no? Personalmente a me piaceva già dai tempi dell'Ajax e già allora mi sarebbe piaciuto vederlo all'Inter...

    Comunque copio-incollo una sua introduzione:

    Chi è Wesley Sneijder?

    Nato il 9 Giugno 1984, nazionalità olandese, scuola calcistica olandese, la migliore, quella dell'Ajax, che frequenta fino al 2007 prima di passare al Real Madrid.

    Nell'Ajax debutta a 18 anni, gioca come centrocampista centrale e talvolta viene spostato sulla fascia (più spesso sulla sinistra che sulla destra, come erroneamente riportano alcuni siti e giornali): nell'arco di poche settimane si impossessa della maglia di titolare senza lasciarla più. L'esordio in nazionale maggiore appena quattro mesi dopo, diventando protagonista assoluto neanche un anno dopo l'esordio con l'Ajax, in quel 6-0 alla Scozia che valse Euro 2004 agli olandesi, passato più per la tripletta di Van Nistelrooy che per la prestazione mostruosa (primo goal e protagnista in tre degli altri cinque goal) di Wesley.

    Chiude con l'Ajax dopo 174 incontri ufficiali e 55 goal (0,32 a partita: in campionato sono 126 partite e 43 goal, media leggermente migliore), tante prestazioni da migliore in campo, fascia da capitano e un futuro luminoso pronosticatogli da molti.

    Arriva al Real, pagato 27 milioni di euro. Il primo anno è di assoluto livello, con 30 partite e 9 goal (miglior centrocampista realizzatore) in campionato. Nel secondo anno il primo vero problema fisico: in amichevole contro l'Arsenal si infortuna ai legamenti e sta fuori diversi mesi. Il ritorno non è semplice, perché oltre all'infortunio si aggiungono problemi personali che lo porteranno al divorzio con la moglie, ad una vita (per la prima volta) non da professionista per qualche settimana, a nuovi infuocati incontri (fatale e, sembra, definitivo quello con la bellissima Yolanthe), per poi riprendere poco a poco la vita da atleta e riconquistarsi un posto da titolare. Un periodo indubbiamente buio, nel quale non è mancata la lucidità di ammettere i suoi errori, il non meritare la maglia da titolare. L'anno horribilis si conclude con appena 2 goal in 22 partite, ma tutti gli osservatori (compresa dirigenza, allenatore e tifoseria del Madrid) sono convinti che si tratta di una parentesi.

    La storia della cessione la sappiamo, più o meno, probabilmente altre cose usciranno nei prossimi giorni. Ma adesso è all'Inter e toccherà a Mourinho farlo rendere al massimo.

    Caratteristiche fisiche e tecniche.

    Sneijder non è fisicamente importante, 170 cm per meno di 65 chili. Detto così sembrerebbe un fuscello, ma è una visione non adeguata alla "tignosità" di Wesley.

    E' un destro naturale, ma negli anni dell'Ajax ha sviluppato una grandissima capacità di usare il sinistro: si racconta persino che in alcuni allenamenti non usava completamente il destro per allenare meglio l'altro piede.

    Buone geometrie, non perde mai la testa (anche se talvolta esagera col tiro o col possesso palla), sa sempre quello che deve fare con la palla, sa essere anche veloce nella distribuzione: lucido in fase di impostazione e duro in fase di contenimento, a dispetto del fisico. Suarez sarà contento di vederlo finalmente in campo, per la prima volta in vita sua: perché nell'intervista di qualche giorno fa diceva che spesso gli olandesi sono senza carattere e privi della giusta cattiveria per il campionato italiano... evidentemente parla per luoghi comuni. Tanto per ricordare (a Suarez), uno dei nomignoli guadagnati da Sneijder è "pitbull paziente".

    Ha una buona velocità ma è sul breve che riesce a dare il meglio, con una rapidità di esecuzione di altissimo livello. Straordinaria la capacità balistica, sia di forza da fuori area che di precisione: nei calci piazzati è un maestro, e questo finalmente colma una lacuna annosa in casa Inter.

    E' uno che accentra il gioco, tocca molti palloni e che sa quando accelerare: è eccezionale in fase di transizione... e per memoria, andarsi a rivedere il goal contro l'Italia in Euro 2008.

    In che ruolo gioca?

    Nasce come playmaker dell'Ajax, centrale di centrocampo. Poi girovaga parecchio, soprattutto in nazionale, come interno nel 4-3-3, come esterno di centrocampo, trequartista, seconda punta, terza punta. La versatilità è indubbiamente la sua arma migliore e ne fa un giocatore a tuttocampo che ti permette cambi di modulo in corsa senza perdere di qualità.

    Van Basten dice che il meglio di sé lo dà a ridosso delle punte, centrale o a sinistra, mentre Ten Cate (suo allenatore all'Ajax) dice che le chiavi del centrocampo vanno destinate a lui, che ha l'intelligenza necessaria per chiamare il pressing, dettare i tempi di gioco e gestire la palla. Con Ten Cate (che cambierà spesso modulo per farlo rendere al meglio), Sneijder ha segnato 18 goal in 30 partite.

    Nel Real dell'ultimo anno torna a fare il centrale di centrocampo (uno dei motivi del calo in fase realizzativa), accanto a Lassana Diarra, ruolo in cui era intenzionato ad usarlo Pellegrini prima che gli prendessero Xabi Alonso. E anche in quella posizione le prestazioni di Sneijder sono state più che buone, nonostante il periodo nero.

    Indubbiamente rende più da centrale, con la tendenza ad attaccare gli spazi, inserirsi e giocare tra le linee. Un giocatore che per natura è dinamico e che, a mio giudizio, sarebbe straordinario come interno alto alla Lampard con Mourinho... il che non vuol dire che da trequartista, esterno o terza punta farà male, anzi. E' un mio giudizio: se Mourinho virerà sul 4-3-3, è più probabile che Wesley tolga spazio a Stankovic o Motta piuttosto che inserirsi nel tridente davanti... Cambiasso Sneijder Motta / Mario Eto'o Milito (mica male...)

    E' il trequartista che cercavamo?

    Quando Mourinho parlò di trequartisti, fece tre nomi precisi: Gerrard, Iniesta e Kakà. Se per il brasiliano è indubbio che si parla di un giocatore atipico (il meglio lo dà con campo aperto), per caratteristiche e posizione l'accostamento agli altri due non è bestemmia, forse più vicino ad Iniesta che a Gerrard.

    Non voglio apparire esagerato (sapete quanto vada pazzo per Wesley), per cui mi limito a qualcosa di più conosciuto e meno ambizioso (probabilmente): Sneijder è una via di mezzo tra il dinamismo e la capacità di inserirsi di Nedved e la geometria, la fatica, la visione e l'eclettismo di Stankovic.

    Risponde ai criteri di Mourinho, è fatto per il suo 4-3-3 ma anche per il 4-4-2 che vuole il portoghese. Ci aumenta la base tecnica, ci dà tiro da fuori, dinamismo, inserimenti, goal dei centrocampisti (ne farà almeno 8-9?), calci piazzati: colma lacune che avevamo e che non abbiamo saputo risolvere altrimenti.

    Tecnicamente non si discute, è tra i migliori centrocampisti visti a Euro 2008, indubbiamente largamente apprezzato dalla stragrande maggioranza degli osservatori europei.

    La direzione è quella giusta: sfumato Lampard l'anno scorso, abbiamo risposto con Muntari. Buono, indubbiamente buono e con molti meriti (il nostro miglior centrocampista, dopo Cambiasso, fino a dicembre scorso). Sneijder prende concettualmente il posto di Lampard, anche se viene inserito per fare il trequartista. Inizialmente.

    Il tifoso va sempre sul "più semplice": è facile sognare Iniesta, Gerrard o Fabregas, ma sappiamo che sono irraggiungibili. Il meglio in circolazione e che si poteva prendere era indubbiamente Sneijder, potenzialmente uno dei 10 centrocampisti più forti in circolazione.

    Lampard è diventato il Frankie Lampard che conosciamo con Mourinho, nel 2005, a 26 anni, dopo un Euro 2004 da protagonista assoluto. E prima non aveva fatto neanche la metà delle cose viste fare a Wesley.

    Caratterialmente hanno molti lati simili e credo che l'aspetto psicologico sia fondamentale sull'olandese così come lo fu per Lampard: ed in questo Mourinho è il meglio possibile per cavarne fuori tutto l'oro possibile. E' l'età giusta, l'allenatore giusto, l'ambiente giusto e l'anno (premondiale) giusto, con tanta voglia di rivincita e di spaccare, per mostrare al mondo il proprio valore.

    Vi faccio una previsione: Wesley è uno che diventa letale quando il tempo sta per scadere e c'è da accelerare, da provarci con foga ma intelligenza: ci toglierà qualche castagna dal fuoco in partite delicate.

    All'esordio col Real ha segnato il goal vittoria nel derby contro l'Atletico Madrid. Che la storia si ripeta?

    Alberto Di Vita


    LINK
     
    Top
    .
3144 replies since 27/8/2009, 13:33   29476 views
  Share  
.